Il cinema italiano vince a Cannes.
EUREKA!

Alla faccia di chi dice che non si deve dare un'idea cosìorrenda di questo paese di merda.

Vi saluto per un paio di giorni.
Mi vado a imbarcare a Civitavecchia sulla Nave della Legalità, che mi porterà domattina a Palermo per la commemorazione di Falcone.
Parto con 1200 studenti delle scuole italiane, di ogni ordine e grado, che hanno seguito dei percorsi didattici sulla legalità. Torno sabato sera. Presumibilmente morta.
E domani immagino che piangerò tutto il giorno.
Statemi bbuono.

Stamani alle 8,30, passando davanti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in Via del Tritone, mi sono imbattuta nell'ex On. Rizzo.
Così, senza scorta, senza auto blu... che passeggiava, come me (in realtà io stavo andando in ufficio, ma vabbè...).
Ah, la vita fuori da Montecitorio!

Mentre Barak Hussein Obama si fa strada verso la nomination democratica e Hillary Rodham Clinton non pare voler mollare la presa, tra i democratici della prima ora c'è una certa ansia di sapere chi, nella famiglia Kennedy, nel caso il Senatore Ted, come riportano le news odierne, non arrivi alle elezioni di novembre, ne diventerà portavoce e simbolo.
In effetti in famiglia non c'è nessun degno sostituto, visto che Caroline, figlia di John, è fuori dalla politica e i figli di Robert hanno già, come dire, dato.
Ma qualcosa succederà, non credo che i reali d'America decidano di scomparire politicamente senza lasciare traccia di sè.
Auguri Ted.

Da Gramsci a Soru.
L'Unità torna in Sardegna.
Dopo la breve parentesi toscana, il Presidente della Regione Sardegna, nonché patron della Tiscali, si è aggiudicato la storica testata che, a causa del bilancio negativo, rischiava di essere assorbita dalla proprietà di Libero.
Meglio così, và.